Gruarin (UILP Fvg): “meccanismo Isee bomba a orologeria pronta a esplodere. Sindacato antenna delle esigenze del territorio, a difesa del Welfare dei cittadini”.

Con un indice di povertà delle famiglie pari al 6,1% e migliaia di anziani che vivono con pensioni insufficienti a garantire una vita dignitosa, il Friuli Venezia Giulia risulta una delle regioni più povere del Nord Italia.

A lanciare l’allarme è la segretaria generale della UIL Pensionati del Friuli Venezia Giulia Magda Gruarin che proprio di recente ha fatto il punto della situazione in occasione del consiglio regionale della Uilp, con una sorta di bilancio di fine anno.

“La situazione è delicata”, chiarisce Gruarin, scoperchiando anche la questione dell’applicazione serrata del meccanismo Isee che comincerà a mostrare i suoi effetti da gennaio e che “rischia di tagliare fuori dai contributi molte persone che fino a ieri potevano accedere ai benefici e ne avrebbero realmente bisogno”.

E’ il caso, ad esempio, degli anziani che vivono con pensioni modeste ma che, quali proprietari o anche semplici usufruttuari di una casa di proprietà acquistata con una vita di sacrifici, rischiano di perdere i contributi che fino a ieri li aiutavano a tenere le persone non autosufficienti in casa ( con gli assegni per l’autonomia, contributo badanti e altre forme di sostegno). “Ancora non è possibile sapere quante persone, effettivamente si troveranno in questa situazione, ma basta confrontarsi con i servizi sociali per capire che sono tanti, troppi i cittadini coinvolti – prosegue Gruarin – I primi riscontri sull’applicazione del nuovo meccanismo Isee ci dicono che in molti perderanno i contributi. Ci troviamo davanti a una bomba a orologeria pronta ad esplodere”.

Attualmente in Friuli Venezia Giulia sono 54 mila gli utenti presi in carico dal servizio sociale dei Comuni, di cui il 42% sono anziani. Circa 7 mila utilizzano il Fap. Le problematiche principali riguardano la non autosufficienza (40%), il reddito (28%) e la salute (16%).

In una situazione così delicata, la UIL Pensionati del Friuli Venezia Giulia (regione che ha un indice di vecchiaia del 191,8%) è pronta a rimboccarsi le maniche “per difendere i diritti dei pensionati ma anche di tutti i cittadini, in un momento in cui il Welfare va incontro a una smobilitazione”.

“Nonostante il sindacato attraversi una fase difficile, screditato a livello governativo e visto anche dai cittadini come troppo legato ad una politica distante dai cittadini, vogliamo continuare a lavorare con tenacia sul territorio perché – conclude la segretaria regionale Magda Gruarin – vediamo che anche misure lodevoli sulla carta, come i fondi per l’autonomia possibile e il sostegno all’inclusione attiva, in pratica non funzionano come dovrebbero. Sull’applicazione dell’Isee, ad esempio, la Regione avrebbe dei margini per apportare dei correttivi alla disciplina nazionale”. La UILP del Friuli Venezia Giulia si ripropone dunque di assumere un ruolo di antenna delle esigenze della popolazione e dei territori, nel dialogo con le istituzioni regionali per apportare i correttivi necessari alle misure a favore dei cittadini.