Oggi lo sciopero generale di Uil e Cgil, con manifestazione regionale a Udine

“Basta subappalti a cascata che causano tante morti; ci sia una patente a punti, non a crediti come quella fatta dal governo; se un’azienda viola le leggi sulla sicurezza, non deve ricevere bandi pubblici, non deve ricevere finanziamenti; mai un lavoratore in azienda senza la giusta formazione, formazione anche nelle scuole ed Rls anche nelle aziende piccole. Chiediamo la volontà politica per un intervento vero che ponga fine a queste stragi sul lavoro: 1.044 morti nel 2023, già 120 dall’inizio 2024, e 2 in Friuli Venezia Giulia”.

E’ la richiesta centrale -preceduta da un minuto di silenzio per i lavoratori morti ieri nella strage del lago di Suviana (Bologna)- consegnata alla Prefettura di Udine dalla delegazione della Uil del Friuli Venezia Giulia, condotta dal segretario generale Matteo Zorn, durante il presidio davanti al Palazzo del governo in via Pracchiuso, in occasione dello sciopero generale nazionale proclamato da Uil e Cgil, la quale ha manifestato davanti alla sede della Regione in via Sabbadini.

Buona l’adesione allo sciopero secondo i primi dati delle categorie: 48-50% nei trasporti, tra 50 e 70% nell’industria metalmeccanica, legno-arredo e nell’edilizia (che sciopera l’intera giornata), con punte dell’80% in alcune aziende della navalmeccanica a Monfalcone.

La Uil chiede inoltre al governo più ispettori, più controlli, un fisco più giusto per lavoratori e pensionati, stop ai condoni e alla flat-tax per gli autonomi, evidenzia Zorn. Ma anche un impegno sulla sanità pubblica, il sociale e una legge sulla rappresentatività sindacale e contro i ‘contratti pirata’, aggiunge il segretario generale di Uil-Fpl di Udine, Stefano Bressan, e un impegno contro il lavoro precario, causa di sfruttamento e infortuni, conclude il segretario generale Uil di Udine, Luigi Oddo.