Scelte su flussi migratori troppo spesso improntate a propaganda. Le preoccupazioni dei lavoratori vanno interpretate e non strumentalizzate. 

In riferimento alle polemiche innescatesi nei giorni scorsi sui media locali sul merito della richiesta dei rappresentanti sindacali della Trieste Trasporti, l’Unione Regionale UIL del Friuli Venezia Giulia coglie l’occasione per ribadire che è risolutamente dalla parte dell’accoglienza delle persone che fuggono da situazioni di guerra e persecuzioni nei propri paesi d’origine, com’è evidenziato da tutte le prese di posizione e le iniziative assunte dall’organizzazione UIL nel suo complesso, sia nei suoi livelli nazionali, sia in quelli territoriali.

Nondimeno, la UIL – organizzazione sindacale dei cittadini, che ha uno sguardo pragmatico e riformista sulla realtà italiana e internazionale – non si nasconde sul fatto che quando i problemi non vengono governati per troppo tempo da chi è preposto a farlo, può essere fisiologico che si diffondano paure e timori nell’opinione pubblica e nel mondo del lavoro, che della nostra società è una parte fondante.

L’Unione Regionale UIL del Friuli Venezia Giulia constata che le scelte di chi ha funzioni di governo sul problema dei flussi migratori in questi territori, sono state per troppo tempo improntate alla propaganda e allo smantellamento di un sistema di accoglienza e integrazione che – al netto della consistenza dei flussi di ingresso dalla cosiddetta “rotta balcanica”, variabile a seconda dei momenti – nel complesso ha sempre funzionato.

In questo senso vanno interpretate le preoccupazioni dei lavoratori che, lasciati di fronte a scelte di non governo, possono trasformarsi in paure, tali da portarli a richiedere – anche con toni amplificati – l’adozione di misure facilmente strumentalizzabili.

Non tanto di intolleranza e xenofobia bisognerebbe parlare, perché è facile essere certi e sicuri nei propri valori a freddo: ben diverso è rimanere sempre e costantemente saldi, quando la propria esperienza di persone (e quindi anche di lavoratori) sembra scivolare velocemente verso il caos e il non governo.

La UIL del Friuli Venezia Giulia continuerà, insieme alle proprie categorie, a battersi affinché tutte le istituzioni a diverso titolo competenti assumano sempre scelte di governo coerenti, improntate all’accoglienza e alla sicurezza.

Trieste, 3 ottobre 2019