Mense scolastiche, pulizie, servizi ausiliari, portierato, vigilanza, musei. Alcune migliaia di lavoratrici e lavoratori degli appalti comunali attendono il rinnovo del protocollo appalti con il Comune di Trieste, per vedersi tutelati negli orari di lavoro, nell’anzianità, il trattamento economico, la salvaguardia dell’occupazione, i monitoraggi. Lo evidenziano i segretari territoriali di Trieste, Matteo Zorn (Uil), Michele Piga (Cgil) e Michela Anastasio (Cisl), dopo che un mese fa è arrivato allo stallo il tavolo tecnico con il Comune di Trieste sugli appalti.

“C’è un protocollo appalti che va assolutamente rinnovato e migliorato, anche alla luce delle modifiche normative sopravvenute – spiega Zorn -. Abbiamo avuto un confronto con il Comune che ha avuto un percorso politico di condivisione per il rinnovo, ma spiace constatare che il tavolo tecnico non ha dato risposte concrete. Quindi chiediamo la riattivazione urgente del tavolo per arrivare a una stipula del protocollo degli appalti con il Comune che sia finalmente cogente, che dia tutele e sicurezza ai lavoratori”. Zorn ricorda che l’anno scorso sono stati firmati i nuovi protocolli appalto con la Regione e l’Azienda sanitaria, “quindi riteniamo che lo debba fare anche il Comune di Trieste, introducendo anche un sistema di premialità nelle gare per le imprese virtuose e penalità per quelle non virtuose”.

I sindacati hanno una priorità, aggiunge Piga, “ed è la risposta salariale e di diritti per le lavoratrici e i lavoratori. Registriamo tuttavia una distonia tra la volontà politica del sindaco Roberto Dipiazza, pubblicamente espressa più volte, e quanto espresso dal segretario generale del Comune, Fabio Lorenzut, in fase di contrattazione. Non c’è tempo da aspettare, il sindaco dia una risposta e vada verso quell’intesa che Comuni come quello di Milano hanno già assunto. Il tema è la legalità, la salute e la sicurezza ma anche la qualità del lavoro e la qualità degli appalti”, sottolinea il segretario Cgil.

“Il Comune, dopo un anno e mezzo di trattativa sul rinnovo protocollo, è arrivato a non lasciare spazio a noi sindacati di avere un confronto o di esprimere i punti che non erano trattati correttamente dal nostro punto di vista – commenta Anastasio -. Contiamo quindi che il Comune recepisca la necessità di rinnovare il protocollo e di avere un confronto con noi sindacati, perché il nostro obiettivo è tutelare i lavoratori dell’indotto degli appalti, che ha avuto grandi perdite e ha subito riduzioni in questi ultimi anni senza tener presente che rappresenta una buona parte del mondo del lavoro della città”, conclude la coordinatrice Cisl.