Verrà scoperta giovedì 20 febbraio alle ore 15.30. L’invito della CCdL – UIL Trieste ai suoi iscritti e lavoratori a partecipare alla cerimonia organizzata dal Comune di Trieste in piazza della Borsa.

I fuochisti navali del Lloyd Austro-Ungarico di Navigazione erano in sciopero dal Natale 1901; chiedevano il diritto di scendere a terra e visitare la famiglia anche durante il contratto di navigazione e una riduzione dell’orario di lavoro che era in turni alternati di dieci ore, senza riguardo al giorno o alla notte. A sostegno della loro lotta, il 14 febbraio 1902, la Camera del Lavoro proclamò lo sciopero generale. Una folla di scioperanti si riversò dal Corso in piazza della Borsa dove l’esercito austriaco, armato di baionette, era schierato a difesa del palazzo del Governatore. Molti dimostranti aggirarono lo schieramento per via Malcanton e iniziarono una fitta sassaiola sui soldati che risposero con scariche di fucileria lasciando a terra, in piazza Grande, 11 morti.

La giornata, sferzata da bora e pioggia, rimane una delle più buie della storia di Trieste: il più grave fatto di sangue avvenuto in città in tempo di pace. Per ricordarlo, a distanza di quasi 120 anni, il Comune di Trieste ha realizzato una targa in memoria dei fuochisti che rimarrà apposta in piazza della Borsa e che verrà scoperta nel corso di una importante cerimonia giovedì 20 febbraio 2020 alle ore 15.30 davanti alla Fontana del Nettuno.

Da sempre la Camera Confederale del Lavoro UIL di Trieste è stata attiva nel ricordo di questa drammatica pagina di storia cittadina, facendosi promotore di una richiesta della posa in città di un simbolo in memoria dei fuochisti caduti nella lotta per i diritti sindacali. E accoglie con grande favore l’iniziativa del Comune di Trieste invitando i lavoratori, in particolare quelli del comparto marittimo del settore trasporti e del settore metalmeccanico, i pensionati e tutta la cittadinanza a prendere parte alla cerimonia.

“Dopo gli scontri fu proclamato lo stato d’assedio e nei giorni successivi si registrarono altre tre uccisioni di manifestanti. Di fronte alla tragedia la direzione del Lloyd accondiscese a un accordo che pose fine alle agitazioni, tuttavia questo rimane storicamente il più grave fatto di sangue a Trieste in tempo di pace”, ricorda il già segretario della Camera Confederale del Lavoro UIL Lucio Vilevich tra i più attivi nel mantenere viva la memoria di quelle giornate di lotta sindacale. “Questa targa ricorda un sacrificio cruento e vale anche come riconoscimento della fatica, della capacità e dell’ingegno dei lavoratori triestini”, aggiunge Vilevich sottolineando come quella lotta portò alla luce anche i problemi della classe operaia dell’epoca, costretta a vivere nei peggiori tuguri nei quartieri di Città Vecchia, di San Giacomo e di Barriera, e sottoposta a condizioni di lavoro degradanti e sottopagate che colpivano in particolare anche le donne.

Trieste, 18 febbraio 2020