Sancito impegno a dare vita a una rete permanente. Berti: unanime condivisione che attuale regolamentazione è insufficiente a tutelare i lavoratori frontalieri.

E’ positivo il bilancio del primo incontro svoltosi venerdì 29 novembre a Roma, nella sede della direzione generale dell’Inps di Via Ciro il Grande, tra l’Inps e i quattro omologhi enti previdenziali sloveni. L’incontro, promosso dalla UIL del Friuli Venezia Giulia e a cui hanno partecipato le parti sociali di Italia e Slovenia, ha sancito infatti l’impegno delle parti a dare vita a una rete permanente tra gli attori interessati per affrontare tutte le singole questioni, peculiari e complesse, che riguardano i lavoratori frontalieri che si muovono quotidianamente nell’area confinaria tra Italia e Slovenia.

Lo rende noto il responsabile del Dipartimento Internazionale e Consulente EURES UIL Friuli Venezia Giulia Michele Berti.

“Nell’incontro si è condiviso in maniera unanime che l’attuale regolamentazione del lavoro frontaliero tra Italia e Slovenia non è adeguata, anche dal punto di vista del pagamento delle prestazioni di sicurezza sociale. Le parti – riferisce Berti – hanno concordato che l’attuale situazione provoca discriminazioni che sono contrarie al diritto comunitario”.

Da tempo la UIL del Friuli Venezia Giulia con il dipartimento internazionale lavora affinché le parti possano sedersi intorno a un tavolo e affrontare le problematiche esistenti, gettando le basi per superare la situazione in essere attraverso l’adozione di buone prassi perché, continua a ribadire Berti, “l’attuale quadro giuridico generale di incertezza non incoraggia l’emersione dei rapporti di lavoro nero che, purtroppo, ancora oggi, continua ad essere la modalità utilizzata dalla maggior parte dei lavoratori nell’area frontaliera tra i due Paesi”.

Il prossimo appuntamento è stato fissato per lunedì 9 dicembre p.v. a Capodistria, dove si incontreranno in una storica riunione di lavoro la Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate e la FURS (omologa autorità fiscale della Slovenia) e in cui saranno affrontate le difficoltà esistenti sul piano fiscale, che parimenti affliggono i lavoratori frontalieri che si muovono tra i due paesi.

Trieste, 3 dicembre 2019