L’arrivo di migranti sulla rotta balcanica al confine di Trieste tra Italia e Slovenia sta vivendo negli ultimi mesi un sensibile aumento. E’ per questo motivo che la UIL Sicurezza, tramite il Segretario provinciale di Trieste, Paolo Di Gregorio, rilancia la richiesta di creare un protocollo di prima accoglienza dei migranti simile a quelli in vigore nelle regioni del Sud interessate dagli sbarchi.

“Serve una sorta di protocollo, almeno sanitario, con il coinvolgimento di medici e associazioni che si occupano di accoglienza per una maggiore sinergia tra i vari soggetti in campo nella gestione dei migranti”, afferma il Segretario Di Gregorio.

“Oggi sono i poliziotti che, nel caso dei rintracci, si fanno immediatamente carico dei migranti, senza alcun preventivo controllo sanitario. Ci capita – spiega – di trovare persone ferite o che stanno male. Allora, in questo caso, sono proprio i poliziotti che successivamente li portano in ospedale”.

La UIL Sicurezza sottolinea anche la necessità non solo di maggior personale ma anche e soprattutto dell’innesto di personale giovane, attesa la crescente età media dei poliziotti in servizio, anche in Questura e alla Polizia di frontiera a Trieste.