L’istanza del Segretario generale Giardina condivisa dal segretario della UIL Sicurezza di Trieste Paolo Di Gregorio che già nelle scorse settimane aveva invocato rinforzi e un protocollo di prima accoglienza, almeno a carattere sanitario.

“Occorre sin da subito prevedere un piano di potenziamento del personale di Polizia presso il Settore della Polizia di Frontiera Terrestre di Trieste, drenando risorse da altri Uffici di Polizia specializzati che al momento non registrano particolari criticità migratorie irregolari”.

La richiesta di aggregazione di nuovo personale al settore di Polizia di Frontiera di Trieste è stata indirizzata nei giorni scorsi dal Segretario generale della UIL Sicurezza Paolo Giardina al dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, alla luce dei rintracci di centinaia di migranti che, attraverso la linea confinaria terrestre, hanno raggiunto la città di Trieste nelle ultime settimane. Con la chiusura dei Porti – sottolinea la UIL Sicurezza – la rotta balcanica è diventata la principale via dei flussi migratori e, secondo le previsioni, il trend dovrebbe aumentare in vista della stagione estiva, superando le oltre 10 mila unità.

Già nelle scorse settimane, per primo, il Segretario della UIL Sicurezza di Trieste Paolo Di Gregorio aveva sottolineato la necessità di innesti di personale aggregato, possibilmente specializzato in materia, sia alla Polizia di Frontiera terrestre di Trieste sia all’ufficio immigrazione della Questura del capoluogo giuliano, proprio per fronteggiare questa ondata di arrivi in aumento. La UIL Sicurezza di Trieste aveva chiesto anche la sigla di un protocollo di prima accoglienza dei migranti simile a quelli in vigore nelle regioni del Sud interessate dagli sbarchi, almeno di carattere sanitario, con il coinvolgimento di medici e associazioni che si occupano di accoglienza per una maggiore sinergia tra i vari soggetti in campo nella gestione dei migranti.

Richieste che la UIL Sicurezza ribadisce anche adesso che hanno preso il via i servizi di pattugliamento misto tra la polizia italiana e quella slovena.