Se ne parlerà giovedì 24 maggio nel corso di un seminario organizzato a Capodistria, presso l’hotel Koper, dall’organizzazione sindacale costiera slovena (OSO-KS90) in collaborazione con la UIL del Friuli Venezia Giulia.

 

Gli ostacoli alla mobilità dei lavoratori frontalini tra Italia e Slovenia: analisi delle criticità e prospettive di risoluzione. E’ questo il tema al centro di un seminario in programma giovedì 24 maggio presso l’hotel Koper di Capodistria. L’incontro è stato promosso dall’organizzazione sindacale costiera di Capodistria (OSO-KS90) in collaborazione con l’Unione regionale UIL FVG nell’ambito del partenariato transfrontaliero Eures tra Italia e Slovenia.

Il problema fondamentale del mancato inserimento della figura del lavoratore frontaliero nella convenzione bilaterale sulla fiscalità siglata l’11 settembre 2001 tra il Governo della Repubblica Italiana e quello della Slovenia, che costringe tale lavoratore a rapportarsi con due amministrazioni fiscali tra loro non comunicanti, mettendolo a rischio di subire fenomeni di doppia imposizione e discriminazione, sarà al centro dei lavori della mattinata. Tra i relatori Michele Berti, consulente Eures UIL Friuli Venezia Giulia, e Lili Srša Hren (DURS Slovenia – Ufficio delle imposte generali), che illustrerà il regime fiscale applicato in Slovenia ai non residenti.

I lavori proseguiranno con un focus sugli ostacoli burocratici all’esercizio del lavoro frontaliero e le condizioni per l’iscrizione ai centri per l’impiego, in Italia e in Slovenia. Mentre al pomeriggio si dibatterà dei rischi di discriminazione nell’erogazione delle provvidenze di sicurezza sociale e, in particolare, della mancata erogazione dell’indennità di mobilità ai lavoratori frontalieri già impiegati nel mercato del lavoro del Friuli Venezia Giulia.