Zorn: “Manovra nazionale è passo indietro su lavoro povero e pensioni; da Regione Fvg c’è apertura al dialogo”

“E’ da tempo che diciamo che c’è un problema di povertà nel Paese, di aumento delle disuguaglianze, di poca attenzione al sociale. Problematiche che la pandemia ha acuito, e durante la pandemia anche la politica sembrava essersene accorta. Spiace constatare invece che passata la pandemia, dentro la crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina, non ci sono risposte da questo governo nella finanziaria, al lavoro povero, ai giovani, alla precarietà, alle pensioni. Anzi si va nel verso contrario, inserendo i voucher. Credo che un giovane lavoratore abbia diritto a un contratto con maternità, malattia, tredicesima, e non pagato a ore”. Lo sottolinea il segretario generale UIL del Friuli Venezia Giulia, Matteo Zorn, facendo il punto, in occasione delle festività natalizie, sulla situazione del lavoro e le sfide che attendono la UIL regionale nel 2023.

“La nostra Regione ha fatto una finanziaria molto ricca, con più risorse alle imprese e meno al sociale, e l’abbiamo detto con forza. E abbiamo anche avuto riscontri concreti su questo, va riconosciuto, quindi l’interlocuzione c’è e ci sarà – continua Zorn -. Non possiamo non pensare alle crisi industriali del territorio triestino, in particolar modo alla Wartsila che ci ha visto tutti impegnati e mobilitati per dare un futuro al sito industriale. Oggi c’è certezza del percorso, abbiamo un anno di tempo, ma non c’è certezza del punto d’arrivo”. La UIL ci sarà, rimarca il segretario regionale, impegnata per la salvaguardia dell’occupazione e del sito industriale.

“Sono convinto che un diverso modello di sviluppo economico e sociale è possibile, e che porterebbe anche la crescita economica del mercato interno. Questa sarà la sfida del 2023, che affronteremo tutti quanti assieme”, conclude Zorn, augurando buone feste da parte della UIL del Friuli Venezia Giulia.