La Uil del Friuli Venezia Giulia, presente con Magda Gruarin nella Commissione regionale per le pari opportunità dal 2020 al 2024, ha promosso e sostenuto, nell’ambito del gruppo “Azioni Positive” coordinato da Fulvia Raimo, il progetto “Iniziamo da noi”, ovvero “iniziamo dal femminile”, per tracciare una storia che, vissuta nei vari luoghi della nostra regione (dalla montagna al mare), raccontasse idee, proposte e pratiche attive che avrebbero potuto essere lette anche come pratiche di sorellanza. Si è ritenuto fondamentale creare reti di supporto tra donne, valorizzando idee, iniziative, proposte e attività, partendo dal presupposto che le altre donne sono alleate.
Il primo passo è stato quindi quello di decostruire gli stereotipi e riconoscere che la rivalità è stata imposta culturalmente, mentre la soggettività femminile, al pari di quella maschile, è una soggettività capace di esplicarsi serenamente e pienamente sia nella sfera privata sia nel lavoro e nell’ambito pubblico. La solidarietà e il legame sono quindi i presupposti fondamentali per superare questi stereotipi divisivi.
La finalità del progetto “Iniziamo da noi” è stata quella di incontrare storie femminili del Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di valorizzare le tante donne che operano ed hanno operato nella regione, nei diversi luoghi del territorio.
È stata un’esperienza che, articolata in quattro anni di lavoro, si è contraddistinta per l’alto livello culturale e, contemporaneamente, ha saputo trasformarsi, a mio avviso, in un laboratorio di “sorellanza” perché si è voluto leggere le diverse esperienze con una luce nuova, inclusiva, capace di accogliere e valorizzare tutte le donne, indipendentemente dal grado culturale, dall’etnia, dalle competenze, dall’orientamento sessuale e dalle abilità.
Dal 2020 al 2024, “Iniziamo da noi” ha incontrato 76 meravigliose donne (viventi e non), alcune molto note, come l’astrofisica Margherita Hack, la filosofa Rosi Braidotti, la scrittrice Ilaria Tuti, le fotografe Tina Modotti e Ulderica Da Pozzo, l’architetta Maria Antonietta Cester-Toso e molte altre conosciute anche fuori regione.
Molto arricchente è stato condividere le esperienze di tantissime donne impegnate nel sociale, nel contrasto alla violenza di genere, di giovani donne impegnate nella politica, nell’etica e nella scienza. La CRPO ha potuto apprezzare donne che si sono distinte nell’arte, nella cultura, nello sport, nell’imprenditoria e anche per il loro coraggio.
Credo che, per tutto il gruppo che ha seguito il progetto “Iniziamo da noi”, sia stata una sorta di immersione in una storia altra, di quelle che non si raccontano ma che sono vive, palpitanti e aprono grandi spiragli di speranza.
Ho voluto sottolineare la parola “sorellanza” in questa importante esperienza che ho vissuto nella Commissione regionale per le pari opportunità perché sono profondamente convinta, sostenuta anche dal coordinamento nazionale della Uil, che la sorellanza non è semplicemente un legame tra donne, ma può essere un movimento collettivo per costruire solidarietà e giustizia sociale, uno stimolo nel riconoscere l’intersezionalità di tante esperienze femminili e nell’individuare il valore delle differenze come possibilità ricche di quei valori necessari per costruire una società migliore.
Magda Gruarin
referente Pari opportunità e Politiche di genere Uil Fvg