De Caro (responsabile ITAL UIL FVG): “è importante una verifica preliminare delle singole posizioni”. Scoperti casi di buchi contributivi risalenti negli anni.
Cinti (segretario organizzativo UIL FVG): “I patronati forniranno tutte le informazioni per evitare ai lavoratori scelte penalizzanti dal punto di vista pensionistico”.

Sono già numerose le persone che si stanno rivolgendo ai patronati dell’ITAL UIL del Friuli Venezia Giulia per chiedere informazioni su quota 100 e reddito di cittadinanza.

Le novità pensionistiche e previdenziali introdotte dal decreto legge adottato dal Governo la settimana scorsa hanno già attirato l’interesse di numerosi cittadini anche in Friuli Venezia Giulia che si stanno rivolgendo agli uffici competenti per essere sicuri di avere i requisiti tali da rientrare nella platea dei beneficiari delle misure.

Il maggior numero di richieste di informazioni riguardano quota 100. In tantissimi stanno pensando infatti di approfittare della finestra per andare in pensione. Sul fronte del reddito di cittadinanza, invece, la platea dei potenziali beneficiari in regione è minore rispetto ad altre aree del Paese. Molti degli interessati, inoltre, si rivolgono anche già direttamente ai Caf.

“E’ importante che i cittadini si rivolgano subito ai patronati per una verifica della propria posizione – spiega Gabriella De Caro, responsabile dell’ITAL UIL del Friuli Venezia Giulia -. E’ fondamentale controllare che non ci siano buchi contributivi negli anni passati”. E’ già successo, infatti, che da un’attenta verifica della situazione del singolo lavoratore emergessero mancati versamenti di contributi da parte dei datori anche molto risalenti nel tempo, tali da inficiare il possesso del requisito dei 38 anni di contributi versati. Una volta che i lavoratori si rivolgono agli sportelli del patronato ITAL UIL FVG il personale, appositamente formato, “effettua una verifica sulla posizione perché non c’è peggior cosa di una risposta frettolosa”, aggiunge De Caro.

La normativa di riferimento, articolata e complessa, è un intreccio di regole anche con le norme precedenti. “La  situazione è in evoluzione dal punto di vista delle regole – afferma anche il Segretario organizzativo della UIL del Friuli Venezia Giulia Claudio Cinti -. E’ bene che i lavoratori si rivolgano all’ITAL UIL per capire subito la propria posizione e assumere poi le decisioni più opportune. I patronati daranno i consigli utili a evitare scelte pensionistiche che comportino delle penalità e incidano negativamente anche dal punto di vista economico sulla situazione dei lavoratori”.

Gli uffici del patronato ITAL UIL sono presenti in tutte le quattro province. A Trieste in via Polonio 5 (tel. 040.366990), a Udine in viale Ungheria 60 (tel. 0432.509722), a Pordenone in piazza Risorgimento 10 (tel. 0434.541541) e, per la provincia di Gorizia, a Monfalcone in via IX Giugno 40 (tel. 0481.410192 ). Per maggiori informazioni anche sulle sedi zonali  www.ital-uil.it.

Trieste, 21 gennaio 2019