PETRONIO: DA REGIONE ASSICURAZIONI SU INQUADRAMENTO EDUCATORI COMUNALI

“Stamani le organizzazioni sindacali hanno incontrato l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, sul tema dell’iscrizione all’albo degli educatori e pedagogisti entro il 6 agosto. Come UIL-FPL oltre a coadiuvare le educatrici che hanno chiesto ausilio nella compilazione delle domande di iscrizione con l’incontro con Apei ci siamo fatti portavoce delle legittime istanze del personale di cooperativa che teme di non avere i requisiti per poter iscriversi all’albo. A tal fine avevamo chiesto il differimento del termine ultimo termine del 6 agosto e la buona notizia ci è stata data dall’assessore che ha comunicato il differimento al 31 dicembre del termine per iscriversi all’albo”. Lo fa sapere il coordinatore UIL-FPL di Trieste, Maurizio Petronio.

“A precisa richiesta di UIL-FPL relativamente al nuovo inquadramento previsto per il personale educativo una volta iscritto all’albo – continua – siamo stati informati che l’Ente Regionale ha previsto in assestamento di bilancio circa una somma da destinarsi agli Enti locali onde poter garantire il nuovo inquadramento alle docenti. Ovviamente questo sarà un tema caldo relativamente al rinnovo del contratto regionale del Comparto unico, ma aver già previsto delle somme indica l’attenzione della giunta Regionale sul tema educativo. L’assessore regionale ha invitato le organizzazioni sindacali a inviare proposte per poter superare le criticità che, a titolo esemplificativo, su uno studio Ires Fvg prevede che circa 300 educatori non abbiano i titoli per l’iscrizione all’albo, come pure una buona parte del personale dei 13 ricreatori di Trieste incluso il Pag”.

“Come UIL-FPL – conclude Petronio – apprezziamo il lavoro svolto finora dalla giunta e la preoccupazione sui posti di lavoro a rischio fa il paio con la tenuta del sistema educativo dove ci saranno difficoltà a reperire personale con i titoli previsti. L’attenzione non può discostarsi dal tema dell’apertura del nuovo asilo nido di Roiano che potrebbe se dato in concessione aver difficoltà a reperire personale e non aprire”.