Oddo: “Quanto mai necessario rivedere sistema sociale e produttivo”

“La guerra in corso alle porte dell’Europa inevitabilmente ci vede coinvolti, ne sentiamo già gli effetti collaterali sul versante economico. Si continua a sostenere le iniziative di aiuto ed accoglienza alla popolazione in fuga, con la Uil pensionati che si è attivata per la raccolta beni di necessità. Ma la previsione che il futuro sarà più povero per tutti è una certezza già sotto gli occhi di tutti”. E’ una nota cupa quella evidenziata dal segretario provinciale Uil di Udine, Luigi Oddo, alla riunione del consiglio generale della Camera sindacale territoriale Uil di Udine, che ha deliberato lo svolgimento del congresso per il 15 giugno prossimo.

Prospettive cupe, ma non per questo bisogna assistere passivi, sottolinea Oddo. “Rivedere e rivalutare un sistema di organizzazione sociale e produttiva è quanto mai necessario – spiega –. Firmare i contratti collettivi nazionali ancora sospesi, eliminare la precarietà, troppo diffusa ed umiliante che induce i giovani a cercare in altri paesi condizioni migliori e più appaganti, la riduzione della tassazione sul lavoro e la lotta all’evasione fiscale, sono le uniche strade per far ripartire i consumi e l’economia del nostro Paese”.

In dettaglio, la discussione è partita dalle limitazioni della pandemia che, anche se attenuata, è ancora in corso e continua a essere fonte dei problemi nella Sanità. “La situazione registra dimissioni di parte del personale – evidenzia il segretario – che si rivolge alle strutture private, segnale chiaro della necessità di una regolamentazione più rispettosa e più organizzata nell’ambito pubblico”.

Appena uscita dalle lezioni a distanza, la scuola lamenta una forte carenza di interventi nel settore della formazione professionale, continua Oddo. Il settore dell’edilizia è in ripresa, ma quello del legno soffre il peso dell’aumento energetico. Così come l’ambito metalmeccanico, che annovera fonderie e acciaierie, aziende energivore, e che nella provincia di Udine hanno avviato la cassa integrazione. Il costo del carburante e dell’energia, conclude Oddo, è poi un vero “colpo di grazia” per i settori del commercio e dell’agricoltura, che già da tempo scontano i riflessi negativi della pandemia.