DIPENDENTI COMUNALI TRASFERITI AL REVOLTELLA, RIMANE EURO&PROMOS

Con il primo ottobre, il Comune di Trieste intende esternalizzare completamente il servizio del personale alla Risiera di San Sabba, comunicando ai dipendenti comunali che verranno trasferiti al Museo Revoltella. La gestione del Monumento nazionale sarà quindi lasciandolo al personale di Euro&Promos, che gestisce numerosi appalti pubblici tra cui il personale dei Civici musei di Trieste, azienda di cui è azionista e dirigente l’assessore regionale alle Attività produttive.

E’ una decisione molto grave, sottolinea il Maurizio Petronio della UIL FPL. Da una parte perché è una esternalizzazione ulteriore, dopo che l’Amministrazione di Roberto Dipiazza in campagna elettorale ha garantito che non ce ne sarebbero state altre. Dall’altre perché da parte del Comune continua a non esserci alcun tipo di interlocuzione né con il livello categoriale di UIL FPL, né con la UIL, né con i sindacati in generale, dopo che il Comune ha deciso di puntare allo stallo per quanto riguarda il nuovo Protocollo appalti. Il gesto dell’Amministrazione e del Comune è quindi una decisione unilaterale caratterizzato all’assenza di qualsiasi trasparenza.

La scelta di affidare unicamente all’Euro&Promos un servizio così importante va inoltre contro il principio, su cui la UIL insiste da tempo spiega il segretario regionale UIL Matteo Zorn, di premiare negli appalti le imprese virtuose, che applicano contratti nazionali vigenti e corretti, che partecipano ai rapporti sindacali e alla contrattazione di secondo livello. Euro&Promos invece ha applicato ai museali di Trieste un contratto di Vigilanza privata, al tempo scaduto, con il trattamento economico recentemente elevato a livello del contratto Multiservizi, comunque molto basso rispetto al contratto Cultura, che dovrebbe essere garantito agli operatori museali.

Le domande sono quindi, quale contratto e quale trattamento economico riceveranno le lavoratrici e i lavoratori della Risiera, e se ci saranno nuove assunzioni per gli addetti al Monumento nazionale, tenendo conto che il personale comunale è stato spostato. Domande di trasparenza che, senza un’apertura del Comune al dialogo con i rappresentanti sindacali, non riceveranno risposta se non a cose fatte.