“Dopo sette mesi di trattativa, finalmente abbiamo concretizzato il rinnovo del contratto collettivo ‘Industria alimentare’ con un importante recupero dei salari erosi dall’inflazione”. Lo fa sapere il segretario generale della UILA del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Guerra, esprimendo soddisfazione per la conclusione della trattativa da parte delle segreterie nazionali di UILA-Uil, Flai-Cgil e Fai-Cisl.

Il nuovo accordo prevede, tra i punti principali, spiega Guerra, “per la parte economica un incremento di 280 euro in 4 anni, per un montante complessivo -per l’inquadramento di terzo livello- pari a 10.236 euro. Il primo aumento da 75 euro è scattato dal 1 dicembre 2023, e nei prossimi 14 mesi di applicazione contrattuale si andranno a recuperare 170 euro, il 60% dell’aumento totale. Per i casi di mancata contrattazione di secondo livello si aggiungono altri 15 euro mensili a quelli già previsti”.

Vi è poi un aumento di 4 euro per il fondo sanitario complementare, di 6 euro per la previdenza complementare, e poi la riduzione dell’orario di lavoro: -4 ore per i turni da 18-21 ore da inizio 2026, e altre -4 ore per tutte le lavoratrici e lavoratori da inizio 2027.

C’è infine l’impegno per il contrasto della precarietà, conclude il segretario regionale UILA, con una dimezzamento dell’impiego dei contratti a termine, in somministrazione e staff leasing, dal 50 al 25%.