Sushmel: “Smart working, croce e delizia, ma ora ha bisogno di paletti”

Desertificazione bancaria sul territorio, chiusura delle filiali, forte riduzione degli organici che, sotto la bandiera della digitalizzazione dei servizi, permette alle aziende di massimizzare i profitti con scelte industriali a breve termine, senza più creare valore e occupazione stabile nella comunità. E’ l’erosione della Responsabilità sociale d’impresa evidenziata dalla segretaria regionale della UILCA (credito, esattorie, assicurazioni) del Friuli Venezia Giulia, Patrizia Sushmel, al congresso regionale della categoria che l’ha confermata alla guida anche per il prossimo quadriennio.

Nei maggiori istituti di credito del Friuli Venezia Giulia, continua Sushmel, i dipendenti bancari si sono dimezzati negli ultimi 7-8 anni e sono state chiuse un terzo delle filiali. “Oggi le banche limitano la concessione di credito, cedendo i crediti deteriorati a società specializzate che dopo aver spremuto tutto quello che c’è da spremere, mettono in strada i lavoratori”, sottolinea. E’ il caso dei 58 dipendenti della Julia Portfolio Solutions di Tavagnacco, che ha rilevato il portafoglio della Hypo Alpe Adria Bank nel 2020: ad oggi ha realizzato utili per 38,5 milioni.

Discorso che vale anche per le assicurazioni, che a Trieste vedono un forte polo fatto da Generali, Genertel, Allianz e le consorelle bancarie Generali RE e Banca Generali, per un totale di 3.500 addetti. Polo che mostra segni di volontà di ‘fuga’, si rileva dalla UILCA, con accentramento di funzioni e assunzioni fatte quasi esclusivamente a Milano, per Allianz, e spostamento delle funzioni strategiche e professionalità delle Generali sempre nel capoluogo lombardo.

Così come innovazione tecnologica e digitalizzazione non devono tradursi in mera riduzione dei posti di lavoro, continua la segretaria UILCA, così lo ‘smart working’ non può essere una mera fonte di risparmio sulle spalle dei lavoratori. Esploso durante la pandemia come ‘smart working’, quando si è trattato unicamente di lavoro a domicilio senza le flessibilità, “si tratta di una croce e delizia, formidabile strumento di conciliazione, ma che se non correttamente palettato e arginato, può avere ripercussioni negative sulle salute psicofisica dei lavoratori”. Si tratta di ansia, depressione, troppo lavoro, ‘burn out’, difficoltà a reinserirsi nell’ambito lavorativo, rifiuto della socialità, sono alcuni fenomeni emersi negli ultimi due anni tra i lavoratori in ‘smart working’, analizzati durante il congresso dalla relazione dello psicologo del lavoro Marco Iacono.

I paletti devono essere il principio di volontarietà, continua Sushmel, una giusta alternanza, strumentazioni idonee, buoni pasto e rimborsi spese, ma soprattutto orari certi e il diritto alla disconnessione. “E’ compito del sindacato spiegare alle lavoratrici e ai lavoratori che devono esercitare questo diritto e porre un freno alle richieste lavorative dopo una certa ora, nei fine settimana, in ferie, pena la perdita e l’erosione di diritti consolidati”, sottolinea la segretaria.

Il congresso ha infine eletto, accanto a Patrizia Sushmel, come nuovo segretario generale aggiunto, Gian Marco Stocco, e ha confermato nella segreteria regionale UILCA Daniela Mioch, Gianluca Driutti, Luigino Melechi, Ernesto Granzotto, e la tesoriera Silvia Tampieri.