SPADARO: ANDAVA RICONOSCIUTA INDENNITA’ PER LAVORO DURANTE PANDEMIA

“I portalettere hanno ritmi insostenibili, i loro carichi di lavoro sono sempre più pesanti e ogni giorno rischiano la propria vita perché sono stanchi e stressati e magari potremmo riconoscere il portalettere come lavoro pericoloso, e inserirlo nella lista dei lavori usuranti, che sarebbe il giusto riconoscimento a chi tutti i giorni è sulla strada con neve e pioggia, con sole e nebbia, con caldo e freddo, a differenza di chi sta comodamente seduto in un’ambiente con tutti i comfort”. Così il segretario regionale di UILPoste del Friuli Venezia Giulia, Ugo Spadaro, al Congresso regionale del sindacato tenutosi a Codroipo. Proprio i portalettere, spiega, sono i lavoratori delle Poste più esposti non solo agli infortuni, spesso dovuti anche ad automezzi e due ruote aziendali non adeguatamente manutenuti, al contagio Covid, non avendo mai interrotto la consegna di posta anche durante i lockdown persino nelle Rsa, maggiormente colpite dal virus.

“Chi è stato in prima linea meritava un riconoscimento economico importante che non c’è stato, perché tutti noi che siamo stati in giro negli uffici postali e nei centri di recapito abbiamo rischiato la vita per lavorare e per garantire tutele ed assistenza a tutti i colleghi che erano in prima linea”, sottolinea Spadaro, osservando però come proprio durante i lockdown sono arrivate spesso invece “offese e minacce” a carico dei dipendenti delle Poste, “siamo stati attaccati su tutti i social network facendoci passare per dei privilegiati e dei raccomandati che rubavano lo stipendio”.

La lotta al precariato, continua il segretario – alla presenza del segretario nazionale UILPoste Claudio Solfaroli Camillocci, segretario organizzativo Aurelio Imparato, il tesoriere Nicola Cupaioli e una delegazione aziendale della macro area Nord Est –, è da sempre l’obiettivo principale della UILPoste che sta vigilando per non fare alzare troppo il livello di lavoratori precari, essendo state proprio le Poste Italiane uno dei grandi serbatoi di lavoratori sottoposti a queste condizioni, soprattutto grazie al lavoro part-time nella divisione Mercato privati (Mp).
“Tutti sanno di questa situazione ma molto poco si sta facendo e noi abbiamo sempre denunciato e continueremo a farlo – incalza spadaro – perché non possiamo tollerare questi comportamenti e queste minacce da parte dei Responsabili delle strutture, che dovrebbero dare l’esempio. Perché dobbiamo elemosinare un contratto di lavoro stabile quando dovrebbe essere la normalità?”

Il fenomeno si somma a quello del lavoro femminile, “donne che troppo spesso sono penalizzate e tagliate fuori dai percorsi di carriera perché sono le madri di bambini piccoli che necessitano di cure. Servono più tutele solo così evitiamo che le mamme lavoratrici chiedano di fare un passo indietro, rinunciando al diritto di fare carriera”, evidenzia il sindacalista.

Il nuovo contratto collettivo firmato nel 2021 in parte sana alcuni aspetti, precisa Spadaro: “Sotto la parte normativa è uno dei migliori CCNL a tutela dei lavoratori non dirigenti di Poste Italiane, mentre sotto l’aspetto economico nonostante i piccoli aumenti sui minimi tabellari, spalmati sul 2022 e 2023, e gli una-tantum ci aspettavamo di più, soprattutto dopo gli utili da record che l’Azienda ha portato a casa”.

A livello regionale la situazione difficile e complessa come questa del Friuli Venezia Giulia che soffre una gravissima carenza di personale in tutti i settori e in tutte le categorie. “Il Friuli Venezia Giulia, si conferma meta poco ambita lavorativamente parlando, perché nelle ultime politiche attive del lavoro e nelle domande di mobilità nazionali sono state pochissime le assunzioni e le richieste per venire qui, per questo servono interventi mirati ed immediati”. La carenza di personale scatena tutta una serie di problemi ormai ingestibili soprattutto nella divisione MP, per questo la UIL chiede una manovra straordinaria a carattere anticipatorio che dia nell’immediato nuove assunzioni, per tamponare le tante uscite per pensionamento che stanno mettendo in crisi i colleghi rimasti in servizio, “sottoposti a ritmi di lavoro insostenibili e sempre più sotto stress”.

Lo smart working potrebbe essere una modalità alternativa di lavoro per la UILPoste, tuttavia le esperienze sinora “di smart non avevano proprio nulla, infatti più che smart working è stato un home working, senza nessun tipo di assistenza tecnica, collegati a proprie spese con la rete domestica non protetta, pericolosa visto che trattiamo dati sensibili”, aggiunge il segretario Fvg. Sono stati giò siglati accordi storici dal Sindacato come quello sul telelavoro/smart working, ma è essenziale, conclude Spadaro, che comprendano “un rimborso per le spese e regole chiare per lavorare in un luogo diverso da quello aziendale, così da poter conciliare vita lavorativa e vita privata”.

Il congresso regionale ha infine confermato a segretario generale UILPoste FVG Ugo Spadaro, che ha immediatamente proposto Michele Rossi come segretario generale aggiunto per meglio rappresentare il territorio di Trieste.