Alessandro: “Purtroppo molti lavoratori non conoscono i propri diritti e tutte le possibilità”

“Il salario minimo? Un altro slogan che certifica l’inizio della campagna elettorale. Come sulla questione dei morti sul lavoro, così su quella del salario minimo, che diventa in realtà sfruttamento del lavoro, caporalato e lavoro nero, va fatto un intervento a favore delle ispezioni. Da anni si richiama la scarsità del numero degli ispettori sul territorio, vi è un problema di risorse che non si ritiene di destinare a strutture che servono a prevenire incidenti gravi e lo sfruttamento del lavoro sotto il profilo economico”. Lo evidenzia Gunther Suban, segretario regionale della UILTEMP del Friuli Venezia Giulia, in apertura del 4° Congresso regionale del sindacato dei lavoratori temporanei, autonomi, atipici e partite Iva, alla presenza del segretario nazionale UILTEMP, Gianvincenzo Benito Petrassi, e del segretario regionale UIL, Matteo Zorn.

I lavoratori autonomi, temporanei e atipici dono fortemente affetti dal fenomeno della precarietà e del sommerso, per il quale tuttavia il lavoro somministrato può rappresentare un traguardo di miglioramento delle condizioni di lavoro, a patto che si intraprenda la via di una crescita culturale, spiega Suban, cominciando dall’accettazione che il lavoratore somministrato è pari in tutto e per tutto al lavoratore diretto. “Ci sono tantissime caratteristiche positive nel nostro contratto collettivo, e non bisogna stancarsi di ripetere tutto l’aspetto del welfare, i rimborsi delle spese mediche e i sostegni che i lavoratori possono chiedere e ottenere”, spiega il segretario. E aggiunge: “Esiste poi la somministrazione a tempo determinato e a tempo indeterminato. E in tal caso non mi sento di parlare di precarietà, ma parlerei piuttosto di occupazione di qualità, occupazione stabile, sulla quale si costruiscono prospettive di vita e progetti”.

Far conoscere ai lavoratori queste opportunità è la sfida principale della UILTEMP, sottolinea la neoeletta componente della segreteria Laura Alessandro, docente all’ente bilaterale Formatemp che eroga corsi di formazione gratuiti ai lavoratori somministrati. “Purtroppo molti lavoratori non sono a conoscenza dei propri diritti e di tutte le possibilità che possono avere attraverso gli enti bilaterali come Ebitemp e Formatemp, e questa ignoranza determina una grande perdita. Per esempio – continua – da Ebitemp possiamo trovare delle agevolazioni sanitarie, di mobilità, sui presiti o anche il servizio Sar (sostegno al reddito) molto importante, di cui molte persone sono ignare: può dare dai mille ai 700 euro lordi in base ai requisiti facilmente identificabili”.

Simili opportunità “nascoste” riguardano il tema della equiparazione tra lavoratori somministrati, in staff leasing e dipendenti diretti delle aziende, spiega Tullia Guadagni, delegata UILTEMP dei lavoratori somministrati in Allianz, dove, con rivendicazioni basate su un accurato studio del contratto, anche gli interinali hanno potuto beneficiare, per esempio, del parcheggio, dell’asilo aziendale o della mensa. Anche qui è fondamentale l’informazione fornita al lavoratore, sottolinea Guadagni.

Secondo il segretario UILM di Trieste, Antonio Rodà, la somministrazione del lavoro, regolata e accompagnata, potrebbe essere un’alternativa anche agli appalti e subappalti che proliferano soprattutto nelle grandi aziende della metalmeccanica. Così si potrebbero fronteggiare i problemi del dumping salariale, del caporalato e delle infiltrazioni criminali.

La piattaforma di rinnovo contrattuale del lavoro somministrato include poi la lotta alle molestie sul luogo di lavoro, con la creazione di una luogo dove poter denunciare questi comportamenti tutelando la riservatezza della vittima. La parte sui cosiddetti ‘whistleblower’ è tuttavia rimasta nel cassetto e inapplicata, osserva Suban, prevedendo che la stessa fine toccherà al salario minimo. Per quanto riguarda la lotta al “lavoro povero” e alla precarietà, secondo il segretario regionale UILTEMP, serve la riduzione del cuneo fiscale sugli stipendi, ma questo rischia di rimanere l’ennesimo slogan se contemporaneamente i datori di lavoro non aumenteranno gli stipendi.

Sui livelli salariali interviene Zorn, aggiungendo che con gli attuali salari, compressi da un periodo di politiche neoliberiste, e con il passaggio al sistema contributivo, i giovani lavoratori di rischiano di avere una pensione al 50% rispetto ai pensionati di oggi. Per questo va rilanciato con forza il tema della previdenza complementare. La soluzione per difendere i livelli salariali non è il salario minimo, rimarca il segretario generale, ma la buona contrattazione collettiva e aziendale, quest’ultima fatta solo dal 15% delle aziende con più di 200 lavoratori. Parallelamente vanno combattuti i cosiddetti “contratti pirata” (non firmati da Cgil, Cisl e Uil) che sono legittimi dal punto di vista giuridico, ma non fanno altro che frammentare il lavoro, agevolano il dumping salariale, abbassano la qualità del lavoro e quindi la produttività.

Tra tutte le forme di lavoro “precarie”, conferma Zorn, la somministrazione è quella più tutelante, ma ammonisce che le esternalizzazioni oramai stanno intaccando i core-business delle imprese. Per esempio nella industria della carne, nella cantieristica o anche nel settore alberghiero, dove emerge un altro fenomeno: l’appalto con contratto multiservizi “che sta cannibalizzando oltre che il settore alberghiero, la logistica e i trasporti, e il settore industriale. Su questo un ragionamento che la UIL lo deve fare”, conclude il segretario.

Il Congresso UILTEMP ha confermato all’unanimità Gunther Suban a segretario regionale, approvando sempre all’unanimità la nuova segreteria, con Laura Alessandro segretaria organizzativa, tesoriere Marco Gregori e segretario Carlo Morello.