E’ in corso oggi, sabato 15 marzo 2025, lo sciopero dei lavoratori del p.v. Ikea di ViIlesse, che si sono mobilitati in presidio questa mattina davanti all’ingresso principale del cc “Tiare”. Lo sciopero nazionale di tutti i dipendenti dell’Azienda è stato indetto dalle Organizzazioni Sindacali Nazionali unitariamente, a seguito della rottura del tavolo delle trattative sul rinnovo del Contratto Integrativo, scaduto nel 2018.

La UILTuCS Friuli Venezia Giulia, come sindacato rappresentativo nel punto vendita Ikea di Villesse, denuncia che l’azienda, nonostante abbia raddoppiato il proprio fatturato rispetto ai livelli pre-covid grazie alla professionalità delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori, confermandosi Azienda leader nel settore della Grande Distribuzione Organizzata, ha totalmente ignorato le richieste dei lavoratori miglioramento delle condizioni lavorative, anzi proponendo sul tavolo della trattativa richieste di deroghe peggiorative rispetto alle condizioni previste dal contratto nazionale, limitando diritti già acquisiti e non rispettando quei principi di democraticità ed inclusività di cui l’azienda stessa si vanta di ergersi a portabandiera nella narrativa pubblicitaria.

In un’impresa che vede le relazioni territoriali ridotte al minimo, dove vengono negate le agibilità sindacali nei negozi di prossimità, con un gran numero di lavoratori assunti part time e senza possibilità di integrazione oraria, Ikea propone ulteriormente di ottenere il mancato riconoscimento delle maggiorazioni ai nuovi assunti, un sistema derogatorio rispetto alle condizioni contrattuali sulle professionalità e l’obbligatorietà del lavoro festivo; il tutto a fronte di una proposta di aumento di meno di 100€ all’anno sulle maggiorazioni domenicali e festive, di 150€ una tantum (per i full time) da erogare in welfare, oltre
che la prospettiva di un aumento del premio individuale di cui però l’impresa non ha chiarito i termini di calcolo. Richieste che le Organizzazioni Sindacali ritengono assolutamente inaccettabili.

“Il peggioramento delle condizioni lavorative si riflette anche sui dipendenti del p.v. Villesse” fa sapere Marisa Furlan, Coordinatrice territoriale della UILTUCS FVG ed organizzatrice del presidio sindacale locale: “in questi anni, ad esempio, abbiamo assistito a grosse difficoltà con il personale che usufruisce della L.104/92 o che hanno delle limitazioni; altri lavoratori invece sono stati adibiti a mansioni superiori senza la retribuzione corrispondente per oltre un anno, e ad un mese dal termine del “percorso di crescita” venivano spostati in altri reparti facendogli ricominciare il percorso da zero; in questo modo Ikea organizza un perverso meccanismo di dequalificazione del venditori, che dovrebbero invece essere considerati come il vero valore aggiunto di questa impresa , soprattutto in un quadro internazionale che vede il marchio alle prese con forti aumenti dei prezzi dei propri prodotti e difficoltà nei rifornimenti. La misura è colma, e alla sordità prolungata dell’azienda alle nostre rimostranze non ci resta che la via dello sciopero. I lavoratori non sono di certo disposti a barattare un peggioramento delle condizioni lavorative così sostanziale a fronte di aumenti che valgono meno di un caffè al giorno”.

“Ancora più grave è la richiesta di Ikea di pretendere l’obbligatorietà del lavoro festivo” aggiunge Domenico Altieri, Responsabile dell’Ufficio Vertenze della UILTUCS FVG. “il Contratto Nazionale prevede che il lavoro festivo sia facoltativo ed Ikea ai suoi lavoratori chiede di firmare una clausola di disponibilità che i lavoratori hanno sempre rispettato in una logica di equa turnazione tra colleghi. L’azienda però intende forzare questa disponibilità intendendola come vero e proprio obbligo di poter disporre a suo piacimento delle turnazioni festive senza prendere in considerazione l’equità, le esigenze e le disponibilità dei singoli dipendenti; su questo tema la UILTUCS FVG ha già aperto una vertenza con il p.v. di Villesse e in quest’ottica la richiesta di considerare obbligatorio il lavoro festivo è una richiesta irricevibile che non accetteremo a nessuna condizione.”

“La UILTuCS Friuli Venezia Giulia sostiene con forza la mobilitazione dei lavoratori IKEA del punto vendita di Villesse, commenta Matteo Calabrò, Segretario Generale della UILTuCS FVG, che oggi, sabato 15 marzo, manifestano contro le inaccettabili proposte aziendali. La vicenda di IKEA è l’emblema di un modello economico che troppo spesso privilegia gli utili aziendali rispetto alla dignità e ai diritti dei lavoratori. La politica aziendale di IKEA, che registra fatturati record grazie alla dedizione e alla professionalità dei suoi dipendenti, è diventata ormai insostenibile e contraddittoria rispetto ai valori di sostenibilità sociale e inclusività che l’azienda sbandiera nelle proprie campagne pubblicitarie. Come UILTuCS FVG denunciamo non solo la deriva delle condizioni lavorative, ma anche l’indebolimento sistematico delle relazioni sindacali territoriali. È inaccettabile che un’azienda leader del settore, anziché rappresentare un modello positivo di contrattazione e collaborazione con le parti sociali, adotti comportamenti regressivi e penalizzanti nei confronti dei suoi lavoratori, scaricando su di loro i costi della competitività. Ribadiamo quindi che la lotta portata avanti oggi dai lavoratori IKEA è una battaglia fondamentale per difendere non solo diritti acquisiti con anni di sacrifici, ma anche un modello di relazioni industriali basato sul rispetto reciproco e sulla valorizzazione della professionalità dei dipendenti. Come UILTuCS FVG continueremo con determinazione ogni iniziativa necessaria per riaffermare la dignità del lavoro e la centralità delle persone nelle scelte aziendali.”