“Noto a tutti gli Istituti di Vigilanza come detentore di libero arbitrio, non curante di regole e gerarchie”. Così un responsabile della società di vigilanza ‘Mondialpol Vedetta 2’ ha diffamato un suo sottoposto, e rappresentante aziendale della UILTuCS del Friuli Venezia Giulia, in una mail a superiori e colleghi. E per questo è stato querelato e condannato il 9 novembre scorso.

Tuttavia, nella mail inviata ai colleghi -si legge nella sentenza del giudice di Pace di Udine- si citano “politiche aziendali di approccio morbido con i delegati sindacali” e si danno suggerimenti a non impiegare il nostro sindacalista in “servizi con libertà di movimento di qualsiasi genere ma piuttosto in presidi fissi ove si debbano applicare procedure definite e spazi confinati”. Insomma, nel suggerire come ‘disciplinare’ il rappresentante UILTuCS che esercita la sua prerogativa di rappresentante dei lavoratori, nella mail si fa riferimento all’esistenza di ‘privilegi’ verso i sindacalisti da parte dell’azienda.

Riteniamo quindi che la sentenza certifichi la volontà aziendale di denigrare e ledere la UILTuCS, la quale si attende ora l’intervento da parte dell’azienda e delle istituzioni competenti, fermo restando che si stanno avviando le verifiche per un’azione legale da ‘articolo 28’, “per comportamento antisindacale”.

Questo è solo l’ultimo dei numerosi episodi spiacevoli in un ambiente, come quello della vigilanza privata, il cui contratto non è stato rinnovato da 7 anni, e si contano innumerevoli ingiustizie a carico degli operatori (straordinari ‘selvaggi’, turni massacranti, paga oraria bassissima, lavoro povero), che molto spesso assicurano la sicurezza dei nodi chiave dell’economia regionale.

Andrea Sappa
coordinatore UILTuCS per Udine